giovedì 23 luglio 2009

Lettera di Rino Barnart a Repubblica

 Pubblico questa bellissima lettera di Rino "Barnart" Della Vecchia( autore del libro " Questa metà della Terra") al quotidiano femminista "La Repubblica". Buona lettura:

Cortesi Professor Galimberti e Sig.ra Beatrice,


nell'ultimo numero di "D-la Repubblica delle Donne" la lettera della Sig.ra Beatrice contiene l'affermazione secondo la quale la mano violenta di un maschio familiare è la prima causa di morte delle donne nella fascia di età 16-44.Affermazione che da tempo circola sui media di tutti gli orientamenti. Tra l'altro ha formato oggetto di un manifesto elettorale di un partito di sinistra ed è stata trasmessa anche da reti Mediaset.
Veramente la fascia d'età presa in considerazione varia a seconda delle diverse fonti, (16-44, 15-50, 18-59) ed anche il termine di confronto muta di natura. Talvolta si tratta del numero delle donne morte di tumore, talaltra di quelle decedute per un insieme, il più diverso, di cause.E' stato anche affermato che la violenza maschile è la prima causa di morte per le donne, senza alcuna indicazione del termine di confronto.Modificando i riferimenti (fasce d'età, motivi e ambiti dei decessi) i rapporti tra i dati cambiano di poco, il loro significato non cambia per nulla.Presento ora i dati (per anno) derivanti da una elaborazione di quelli Istat (media degli anni 2002-2006 - In calce quelli completi) .

Decessi complessivi

Decessi femminili per qualsiasi causa...280.000 (maschi: altrettanti)
Per tumori .......................................... 70.000
Per violenza maschile ...............................140
Per violenza maschile di familiari ..................115

Nella fascia 15-59

Decessi femminili per qualsiasi causa...18.700

Per tumori ..........................................12.300
Per violenza maschile ..............................105
Per violenza maschile di familiari .................90

Il confronto avviene dunque tra numeri che differiscono non di alcuni fattori, ma di interi ordini di grandezza. Nel caso presente, la Sig.ra Beatrice afferma dunque che 90 (ca.) è un numero più grande di 18.700 (ca.).Ciò pone alcuni interrogativi. Come è possibile affermare che 1 è più grande di 100, di 500 e di 1000? 



Come è possibile che non veniamo colti almeno dal sospetto che le donne assassinate non possono, davvero non possono essere di più di quelle decedute per tumore?Come mai nessuno si avvede di simile enormità?Di fronte ad un tale stravolgimento, ad un rovesciamento di tali proporzioni che individua nei maschi (e nei maschi di casa) il pericolo numero uno per la vita delle donne, come è possibile che nessuno si chieda da dove venga, a cosa miri e quali effettipossa avere una bugia di tali dimensioni e della quale è difficile trovare precedenti?Cosa dice dei maschi una tale stupefacente deformazione?


 Cosa vuol dire di essi?E cosa tradisce in coloro che l'hanno creata, in coloro che la diffondono e/o che non la denunciano?Quale effetto può produrre nelle donne di ogni età, ma soprattutto nelle ragazze, una simile rappresentazione dell'altro sesso?Di tutto, si può dire, ma non certo stima e benevolenza.E cosa nell'animo delle nuove generazioni maschili? Eppure la buona fede della Sig.ra Beatrice non è in discussione, come non lo è quella di tutti coloro che diffondo quei dati, quelle "verità incontrovertibili".Il che non risolve il problema, lo aggrava.Se siamo ciechi di fronte a queste follie, se prendiamo per buoni questi numeri che pur sappiamo, sentiamo a priori non possono essere veri, quali altre cecità ci colpiscono?


Quali diverse oscurità deformano la nostra percezione e quindi anche i nostri sentimenti e i nostri valori? La nostra collocazione nel mondo e il giudizio sugli altri?In particolare, cosa c'è di oscuro, di impensato/impensabile (e forse di inconfessabile) nel conflitto tra i sessi?


Un enigma intrigante, giacché le bugie non vengono al mondo da sole e non sono sterili.

Sono feconde, purtroppo.
Grazie e saluti.

Rino Della Vecchia - Belluno


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Dati completi
I CONFRONTI
"La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne!" 140 contro 280.000
"Muoiono più donne per mano maschile che per qualsiasi altra causa nella fascia 15-59!": 105 contro 18.700
"Ne uccidono di più i maschi che il cancro!" 140 contro 70.000
"Ne muoiono più per la violenza domestica che qualsiasi altra causa!" 90 contro 280.000
"Ne uccidono di più i maschi che non il cancro nella fascia 15-59!" 105 contro 12.300
"Ne uccide più l' "amore" del tumore!" 90 contro 70.000

I DATI ISTAT
Morti per anno maschi e femmine per ogni causa 560.000

Femmine 280.000

Patologie del sistema cardiocircolatorio:... 130.000
Tumori .................................................. 70.000
Altre cause .............................................21.000
Patologie del sistema respiratorio .............15.000
Disturbi psichici e del sistema nervoso ..... 15.000
Patologie dell'apparato digerente .............. 12.000
Cause esterne, traumatismi etc. ................ 11.000
di cui per omicidio e lesioni 160

Stati morbosi mal definiti, incerti etc. ....... 4.000
Malattie infettive e parassitarie ................ 2.000
Donne decedute per omicidio e lesioni 160
di cui per mano di donne .................... 20
Donne decedute per omicidio e lesioni per mano maschile 140
di cui:in ambito domestico ............................ 115
nella fascia d'età 15-59 ....................... 105
nella fascia d'età 15-59
di cui: in ambito domestico ... 90

Donne di ogni età decedute per tumori ......... 70.000
Donne decedute per qualsiasi causa nella fascia 15-59 ..... 18.700
Donne decedute per tumori nella fascia 15-59 ............... 12.300

5 commenti:

Redazione ha detto...

vedo che hai pubblicato la lettera di Rino anche tu!! Ottima iniziativa, prima o poi qualcosa deve succedere...
Carlo

Redazione ha detto...

Roma, 27 luglio 2009

Oggetto: Comunicato seriale per tutti i blogger già aggregati su QMP - Questione Maschile e Paternità.

Si comunica con la presente che l'aggregatore QMP - Questione Maschile e Paternità da oggi può essere letto al suo nuovo indirizzo:

http://qmp-magazine.blogspot.com/

Tale migrazione si è resa indispensabile a causa delle difficoltà di gestire la piattaforma slinkset su cui girava fino ad alcuni giorni fa e dalla sostanziale inutilità del sito, almeno in quella forma.

L'attuale release, essendo su piattaforma blogger, permette anche di postare, facoltà che ho aperto ad associazioni e gruppi che intendessero farne uso.

Spero di aver creato in questo modo quel "valore aggiunto" che precendentemente non c'era.

Chiunque tra i blogger voglia essere aggregato, o chiunque tra le associazioni / gruppi voglia essere abilitato a scrivere sul sito, troverà in loco tutte le istruzioni del caso.

Il vecchio sito verrà rimosso da internet venerdì 31 luglio alle ore 14.

Tutti coloro che erano già stati aggregati nella vecchia versione, come il presente blog, verranno avvisati del cambio di indirizzo dal sottoscritto oggi stesso.

Cordialità.

Carlo Zijno

Icarus.10 ha detto...

Sì, certo, a furia di combattere e farci sentire, qualcuno sempre dovrà ascoltarci. Ciao

Rocky Joe ha detto...

Ma io so che la mortalità maschile è ben più alta di quella femminile.

Icarus.10 ha detto...

Sì, ma secondo le femministe..se muoiono più maschi è colpa dei maschi stessi ;)