venerdì 24 settembre 2010

Invidia e falsificazioni femministe

Su vari siti, forum e gruppi femminili, da un pò di tempo, circola una  foto celebrativa del genere femminile.
In questa presunta foto si vede un gruppo di "operaie"[sic] sospese nel vuoto su un' impalcatura edile a decine di metri di altezza. Sopra questa foto compare, poi, una didascalia con su scritto:


                                                              "Women on the rise" :
Questa  foto viene mostrata orgogliosamente e diffusa sopratutto l' 8 marzo.
Il significato propagandistico che vuole dare, appare evidente: avallare e consolidare il ben noto e sessista stereotipo portato avanti dalla vulgata corrente in riferimento alla figura della donna la quale sarebbe  più laboriosa, più propensa al sacrificio,più diligente, più lavorativa, più intelligente, più..bla..bla... degli uomini i quali invece sarebbero, sempre stando a tale stereotipo, una massa di sfaticati, pantofolai,violenti, irresponsabili e che rispetto alle donne, al massimo, sarebbero più bravi solo a impugnare un coltellaccio o un mitra per uccidere e far guerra.

Ovviamente questa foto è falsa. Come è tipico di tutta la propaganda femminista, del resto. Tuttavia gli ignari e sprovveduti lettori non conoscendo l'inganno femminista, non sanno dell'inganno, così come ovviamente non sanno che è menzognera la propaganda femminista in generale.
Questa falsa foto è frutto di un fotomontaggio fatto al fotoshop di una foto VERA, cioè di operai(maschi, ovviamente), nella quale le squadriste femmi-naziste hanno "decapitato" i volti degli operai maschi e aggiunto al loro posto volti femminili.

                                                           La vera foto è questa:

E ritrae, appunto, operai sulle impalcature dell' Empire State Bulding in costruzione, in condizioni di sicurezza davvero vergognose e pietose, come, del resto, sempre è stato in ogni luogo ed epoca. La foto risale al 1932, ed è chiamata "Lunch atop a Skyscraper" o più brevemente "Lunchtime".  La costruzione del grattacielo durò circa 15mesi e coinvolse 3400 operai, molti dei quali erano immigrati europei. I morti furono alcune decine, e centinaia e centinaia furono i feriti, molti dei quali invalidanti.
Una foto, dunque, famosa e molto eloquente che rappresenta il sacrificio maschile sul lavoro finalizzato al bene dell' umanità. Costruire case, grattacieli, ponti, scavare nelle miniere, imbattersi nelle acciaierie, sotto le presse, a tu per tu con gli altoforni,ecc.


I morti sul lavoro sono  maschili.Chi fa i lavori più rischiosi e usuranti sono uomini non donne. Ma è vietato far notare ciò.Ecco perchè le cialtrone squadriste femministe hanno pensato "bene" di profanare il sacrificio di quegli operai,mutilando la foto che immortala il loro sacrificio, evidentemente per placare i loro furori isterici psico-vaginali.

Lì, a sacrificarsi e a morire sul lavoro, non troverete mai donne, perchè molte donne, appoggiate da una gran quantità di mascalzoni e vermiciattoli maschietti Machos e zerbini, si considerano deboli o forti a seconda della convenienza, chiedono quote rosa solo quando e dove fa comodo loro, e si considerano e vengono considerate "donatrici di Vita". Ergo sono e si sentono dispensate dal rischio.

Lor  non vogliono rischiare e sacrificarsi, ma solo sculettare.
Vogliamo vestirci come ci pare, sbavate e soffrite pure sfigati maschietti. Dei vostri desideri sessuali provocati e repressi non ce ne frega nulla! Dove inizia la nostra libertà, finisce la vostra(Così dicono le femministe e simili)


Quindi è sempre toccato agli schiavetti "maschietti" farsi carico di ogni più infame e rischiosa mansione lavorativa e anche della protezione delle donne stesse.

E in cambio, molte donne non solo non manifestano la benchè minima forma di gratitutidine e riconoscenza, ma addirittura vomitano tutta la loro invidia e il loro livore contro il "maschio oppressore e buono a nulla".
Gli uomini sono stupidi.Tirategli le pietre, dategli calci sotto i testicoli!

Invidia Penis(invidia del pene,) la chiamava Sigmund Freud. Nel senso stretto(letterale) e lato(metaforico) del termine. Evidentemente esasperava e generalizzava, ma, almeno in riferimento ad alcune donne, un fondo di verità sembra esserci in questa sua teoria.. Basti considerare tutta quella voglia di rivalsa che si riscontra in molte donne ogni qualvolta parlano di uomini e dei relativi rapporti.

Cioè occasione diviene buona per autoelogiare se stesse e il proprio genere in contrapposizione a quello maschile, berciando con rabbia e senso di sfida banali slogan sessisti: "siamo più intelligenti degli uomini, perchè abbiamo voti più alti", "lavoriamo di più", "siamo più responsabili degli uomini".."ci vuole un mondo governato dalle donne"..bla..bla.. Il tutto con la decisiva collaborazione di una moltitudine di miserabili e squallidi maschietti zerbini e machos.
Ma mi chiedo io, se fosse  vero che le donne sono più capaci e intelligenti degli uomini, perchè molte di loro lo  vanno sempre ripetendo e urlando a destra e a manca? Chi si sente veramente più bravo di un altro,infatti, non sente il bisogno di andare a sbandierare questa sua convinzione,e per di più con rabbia e livore, oppure ricorrendo a miserabili falsificazioni per avvalorare le sue convinzioni, perchè così facendo diventa solo un modo per celare la propria invidia e i propri complessi di inferiorità.
L'invidia, in effetti, è una brutta bestia, specie se si manifesta collettivamente contro un genere o un etnia. In questi casi si sfocia nel razzismo e nel sessismo. Il Femminismo è, appunto, sessista e razzista.

"Dietro un grande uomo, vi è una grande donna".
Così dicono molte donne, evidentemente invidiose dei tanti meriti maschili che nel piccolo e nel grande hannio portato e portano avanti il mondo. Meriti che non scalfiscono certamente quelli femminili che pure ci sono e ci sono stati, e che pur essendo, in genere, di natura diversa da quelli maschili, non per questo sono meno importanti. Solo che le femministe stesse  sono incapaci di  collocarli nella giusta dimensione, e quindi, accecate dall' invidia, prendono di mira quelli maschili, adacquandoli e sminuendoli in alcuni casi, oppure appropriandosene slealmente in altri casi. Il tutto secondo la circostanza del momento.

Questa maledetta invidia femminile e autoflagellazione maschile che fa negare e/o appropriarsi dei meriti maschili, attraverso l'inganno, la mistificazione e quant'altro, fin da troppo tempo tocca non poche donne e uomini, e caratterizza gran parte del sentire comune di questa società occidentale sfregiata da ogni forma di malcostume.

Bisogna rompere questo nefasto incantesimo. E' difficile, ma si può.
Tocca alle donne per bene-e ve ne sono molte- battere un colpo.
Alcune già lo hanno fatto.

Note:
http://www.uominibeta.org/2010/01/30/morti-sul-lavoro-l8-sono-donne/



1 commenti:

Icarus.10 ha detto...

Grazie, caro pseudo-anonimo :-D